La riforma del Codice della Strada: una direzione sbagliata e pericolosa

Il 20 novembre è stata approvata in via definitiva dal Senato la riforma del Codice della strada. Il nostro governo ha decisamente scelto di andare in una direzione sbagliata e pericolosa, come titola un documento scritto qualche mese fa da un gruppo di esperti nazionali di mobilità.

Nel provvedimento approvato vediamo la solita ossessione a incrementare pene e sanzioni in relazione a uso di alcool e droga che, per inciso, riguardano meno del 6 percento degli incidenti e che comunque restano lettera morta se sulla strada non ci sono controlli effettivi. Invece, per Comuni e Forze dell’Ordine rimangono difficili da effettuare i controlli sulla velocità, lo sviluppo di Zone a Traffico Limitato viene ostacolato, si pongono paletti allo sviluppo della ciclabilità e si cerca di annullare (invece di ‘regolamentare’) l’uso dei monopattini.

Ci sono tante altre misure ma, purtroppo, si contano sulle dita di una mano quelle che – in base a studi scientifici – vanno effettivamente nella direzione di rendere le nostre strade più sicure per le persone.

Mettendo in fila questa Riforma con le precedenti Direttive “Città 30” e “Autovelox” è chiara la direzione del corrente Ministero dei Trasporti a sviluppare una mobilità sempre più amica delle automobili e che vede pedoni, biciclette e monopattini come intralcio alla loro libera circolazione.

Questa è una legge che vuole portarci indietro di decenni, ma noi siamo molto più avanti di una certa politica, giusto?

 

Quindi… che fare?

Intanto, firma questa petizione: https://www.codicedellastrage.it/firma/

Unisciti alle decine di migliaia di cittadini che si stanno attivando per contrastare gli effetti di questa riforma!

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